La notte faccio progetti,
vivo,
(ri)penso il mondo e lo distruggo.
Lo rifaccio nuovo.
Poi, mi desto: e sono il fantasma di sempre.
La notte, con le sue malìe, la sa più lunga della vita.
In-forme di vita
(pastelli morbidi su carta, 24 x 33)
Ogni letizia in terra
È menzognero incanto
Di interminato pianto
Fonte è l’umano cor.
(Simon Boccanegra, G. Verdi, su libretto di F. M. Piave)
Pingback: Morgana
Mi togli una curiosità? Come mai un’immagine in bianco e nero (gravatar) mentre sprizzi colori nelle tue opere? O almeno colori caldi.
Sempre se ti va… 🙂
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Te lo dirò con Whitman: “mi contraddico? Ebbene, mi contraddico. Contengo moltitudini”. 😉
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la notte apre cerchi di viaggio oltre la direzione obbligata dello scorrere del giorno…è complice e amica del viaggio onirico zona d’accesso alla creazione…
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Complice e amica maliosa, ti chiede tutto, promette di più e ti restituisce l’ogni possibile, e ciò che nemmeno sapevi di volere. Ma lei, che nutre il fondo ascoso della tua anima, lo ha sempre saputo 🙂
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sentiero di viaggio…si… l’oscuro dove l’invisibile si fa visibile…
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